BANANE
scritto da Francesco Lagi
con Francesco Colella, Leonardo Maddalena, Aurora Peres, Mariano Pirrello
disegno luci Martin Emanuel Palma
disegno suono Giuseppe D’Amato
scenografia Salvo Ingala
costumi Daniela Tartari
foto di Loris Zambelli
organizzazione Regina Piperno, Gianni Parrella
regia Francesco Lagi
produzione Teatrodilina
Banane è la storia di alcune esistenze e della traiettoria storta della loro vita. È un testo composto da piccole scene che si svolgono, tra la luce e il buio, quasi tutte in ambienti diversi con un andamento rapido e sincopato.
La vicenda inizia a Roma, con l’arrivo alla stazione Termini di una ragazza con un borsone a tracolla, silenziosa e spettinata e finisce un anno dopo su un lembo di terra solitaria, su una spiaggia d’inverno. In mezzo c’è il lungo viaggio di due amici a bordo di una macchina presa in prestito e una partita di Trivial finita male.
Poi c’è la storia del profeta Eliseo e il problema della perdita dei capelli, un film di supereroi e una storia d’amore che si dissolve lentamente. E ancora il funerale del cane Pigna e una manciata di silenzio dove si ascolta lo scorrere del vento.
C'è nelle opere di Teatrodilina [...] l'espressione di un dolore vero, di una mestizia umanissima; c'è una sofferenza a tratti lancinante che non strepita mai, che non urla diventando offerta plateale di sé ma che invece persevera tacita, insistendo come un malessere. Così capita di ridere per una frase, per un momento della trama, per una trovata umoristica ma – alla fine – Banane lascia un senso di tristezza, un retrogusto amaro, dimostrandosi non solo o non tanto un “road movie”, come pure definisce l'opera la compagnia, ma una (a tratti allegra) sinfonia di incontri, separazioni e addii. Leggi
Niente trovate rocambolesche, niente forzature, si ride della vita così com’è, con i suoi sentimenti contrapposti, le disavventure, le arrabbiature. Tutto funziona alla perfezione. I personaggi, costruiti sugli attori che il regista ha a disposizione, premettono una recitazione naturale e fluida. Tutto sembra vero, proprio come al cinema, anche quando la poltrona è una cassetta per la frutta Leggi
Tra il ritmo sincopato e veloce delle scene che si susseguono e la tranquillità pacata dei dialoghi brevi, incisivi, lapidari, talvolta ironici, “Banane” fa riflettere e sorridere grazie ad una regia originale e alla brillante bravura degli interpreti che giocano con il dialetto del sud per raccontare con leggerezza la storia di un amore e di un dolore Leggi